Welcome to Homer, the city where people like to live

Alaska Stati Uniti

È estate a Homer, Alaska. Siete nel vostro film indie americano preferito con jeans, camicie di flanella a quadri, stivali di gomma, mug di caffè bollente e non cambiereste nulla, compresa quella componente di autentico spirito hippie che regna in ogni generazione d’Alaska e che vorreste in qualche modo vi scorreste nelle vene dalla nascita. Alle 10 pm automobili anni ’90 e pick-up corrono sulla sabbia della spiaggia della Old Town e si mettono in riga, in prima fila davanti al tramonto sulla baia, come in un drive in naturale. La Homer Spit è illuminata dall’ultimo fascio di luce ed è una lunga lingua d’oro che si allunga nella baia, letteralmente fino alla fine della strada. È un camping vivente, indissolubilmente legato all’acqua, alla navigazione, alla pesca (la Fishing Lagoon è un otto di uomini e donne, impegnati con le loro canne da pesca e con una grossa caccia), al campfire dove scaldarsi e arrostire il pesce appena pulito e sfilettato, al cerchio di famiglia o amici con i quali aspettare la fine di un altro giorno nella Kenai Peninsula.

Siete in fila da Two Sisters Bakery, un luogo accogliente, dove il fuoco a legna cuoce dolce e salato e abbrustolisce ogni piatto principale. Danish pastries, sandwich vegani, quiche impeccabili, home-made granola, frutti rossi in ogni dove, grandi forme di pane multicereali di pasta madre, zuppe vegetariane speziate, cupcakes, pancakes salati. Cibi “della salute”, in veste di succulenti e generose porzioni piene di grazia. A porgerli mani allegre e cool. Vi presenterete alla porta di questo cottage ogni giorno, a colazione, a pranzo e a cena, anche nei giorni di chiusura, sperando di trovare aperto. Sulle tracce di quella cucina fresca, profumata, contemporanea, da foodie che vi ha fatto prendere dimora qui, a Homer, Alaska. Una veranda di legno nel backyard con panche, cuscini sbiaditi dal sole, ceste pensili di fiori dei climi freddi. Camioncini e palette abbandonate nella sabbia, playground di bambini 100% Alaska. Prima del giardino selvaggio e spontaneo, prima della spiaggia lunga della baia, prima delle montagne alte e dei ghiacciai che chiudono l’orizzonte del mare. Ci sono anche due suites per la notte, in cima alle scale.

Maura’s Cafe ha l’animo del XVIII arrondissement di Parigi e lo spirito di chi vive sulla Kachemak Bay, osservando i colori del cielo sulla baia a ogni ora del giorno. Il suo café & delicatessen suona la musica di un vecchio film ambientato a Butte de Montmartre e sul banco sfilano alte quiche infallibili, croissant burrosi e bruni, pain au chocolat, formaggi francesi da taglio, omelette soffici, crêpes sottili e croccanti con ricotta fresca e mirtilli selvatici. Tornate per pranzo, magari all’aperto. Siete ancora e sempre nell’Old Town di Homer, la parallela del mare.

La Homer Spit è il porto della città di Homer, l’imbarcadero per la Kachemak Bay, la parte turistica stipata di agenzie turistiche, bazaar, chioschi di fish&chips e tutto ciò che questo comporta. Ma c’è La Baleine Café, un piccolo cottage azzurro con panche all’esterno e per noi è il solo posto dove rifornirsi on-the-go o dove restare. Non è un caso che i proprietari e chef siano Kirsten e Mandy Dixon (che gestiscono due magnifici lodge nel wilderness). È informale e schietto, ma grazioso come pochi in Alaska, e gli ingredienti sono freschi e organici, la cucina consapevole, il menù quello di un bistrot contemporaneo sul mare. Dalle 5 am alle 4 pm, chiuso il martedì.

Il building di legno verde oliva che vedete è il più antico della città e risale al 1936. Al piano terra, dove un tempo c’era una drogheria, c’è il Bunell Art Center di Michael e Asia e al primo piano, dove da sempre c’erano delle stanze per i forestieri c’è l’Old Town Bed & Breakfast (di Michael e Asia). Dalla graziosa camera d’angolo, la Rose’s Room, fisserete la baia sdraiati sul letto, sopra a una soffice trapunta patchwork fatta a mano. Gourmet breakfast, da consumare a scelta da Maura’s o da Two Sisters Bakery.

Che il pub e steakhouse della porta accanto servisse portate da buongustai con tanto stile è l’ennesima gioiosa scoperta che farete a Homer. Che AJ’s Old Town Steakhouse & Tavern avesse delle finestre lunghe che guardano la baia non sarà invece una scoperta, è un quadro magnetico in questa città. Halibut alla brace con purè di patate e cavolo riccio arrostito e Cheesecake con salsa alle fragole della casa. Se capiterete qui nella serata in cui suonano il pianoforte dal vivo non andatevene temendo un noioso fastidioso pianobar, sarà una colonna sonora addolcente con una playlist di tutto rispetto.

Questa strada e questa gente finiranno per credere che state pensando di trasferirvi qui per qualche tempo.

Parole e immagini Meraviglia Paper.

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